Una città che non conoscevo, come la stragrande quantità delle città (e delle cose…), se non per esserci passato per una manciata di ore qualche anno fa.

Ci arrivo dopo una navigazione di nuovo “oceanica” , con un bel vento in poppa ed andatura quasi costantemente a farfalla con il mio stanco Genoa debitamente tangonato.

Finalmente vento da ovest! Dopo due settimane di levante e grecale che mi hanno costretto a decine di migliaia di bordi tra Malaga e Cartagena. Poi finalmente un po’di requie durante questo bel trasferimento dalla bella Cartagena alla magnifica Valencia.

Leggo su Wikipedia che il nome deriva dal latino Valentia ovvero Città Forte! Avrò modo di vedere se questo nome sarà ancora meritato dopo lunghi secoli di costante degenerazione dell’umanità ma da quello che sono riuscito a vedere fin’ora direi proprio di sì!

Una città splendida e ordinata si è presentata ai miei occhi e sotto alle piccole ruote del monopattino che ho comprato a Cadice e con cui avrò già percorso almeno duecento chilometri 😊

Ma quello che mi ha colpito di più è l’accoglienza e la cortesia delle persone: pensate che con un semplice giro di telefonate tra amici fatte dal mare aperto vengo messo in contatto con un amico di amici italiano ma trasferito qui che a sua volta allerta un proprio amico velaio che mi accoglie all’ormeggio e ritira la mia randa (ancora più stanca del Genoa avvolgibile…) alle 19 di giovedì per riconsegnare la perfettamente riparata alle 18 di venerdì! Davvero senza parole!! Penso che scriverò ancora qualcosa su questa città.