Scrivo da 21 gradi di latitudine Sud dopo aver raggiunto il meridiano 0, quello di Greenwich. Si festeggia sempre il passaggio dell’Equatore, e questo povero meridiano non lo si ricorda mai. Che invece è una delle “invenzioni” dell’uomo più geniali di sempre. A questo proposito vi consiglio un libro mirabile che si intitola “Longitudine” così potete capire quello di cui sto parlando.
Io devo molto a quell’orologiaio inglese del ‘700 che ha speso tutta la propria vita a svelare il mistero della longitudine: senza di lui, molto probabilmente noi moderni non avremmo potuto salpare per girare il mondo senza nemmeno uno straccio di carta nautica a bordo ma conservando racchiusa in una scatoletta elettronica di dieci centimetri per lato tutta la scienza della navigazione. E’ grazie a lui che passo le giornate a leggere, studiare, suonare la chitarra, mangiare, bere e dormire dando ogni tanto un’occhiata distratta al mio plotter per controllare che la barca sia ancora in rotta o se devo “sprecare” alcuni secondi del mio tempo per una regolata di pochi gradi del Mustafà.

Sono partito domenica 2 dicembre alle 10 del mattino e in questi 11 giorni di navigazione avrò fatto si è no 10 tra virate e strambate e una trentina di regolazioni di rotta! Negli ultimi 5 giorni poi sono quasi imbarazzato: l’aliseo di sudest si è piazzato bello stabile e soffia costante sui 15 nodi sia di giorno che di notte e la barca pare discendere la corrente di un immenso fiume tranquillo tanto è regolare la navigazione.

Inoltre in questa zona dell’Atlantico il traffico mercantile è praticamente nullo e anche l’Ais riposa tranquillo col suo schermo vuoto di ostacoli. Insomma, devo proprio fare uno sforzo per tenere, giustamente, la guardia sempre alta e passare in rassegna attrezzatura, impianti, livello dell’acqua nei serbatoi… Ma la preoccupazione maggiore è rappresentata da questa domanda: “Che si mangia oggi?”

Se tra gli scopi del viaggio ho inserito anche quello di cercare di stimolare quanti più tra i miei concittadini ad intraprendere un viaggio del genere, oggi proprio ne voglio fare ampia pubblicità! 🙂

Che fate ancora lì in ufficio? Non vedete che è pericoloso?? Uscite, via via…salite sulle vostre barche!

Ho pensato già anche ad un piano di navigazione per le ultime due settimane prima di ritornare ad Andora: attraverserò dalla costa spagnola fino ad Ibiza, poi Maiorca e Minorca. Da Mahon via fino ad Alghero. Lì mi raggiunge Alessandra: stiamo un paio di giorni così si ambienta. Poi Stintino, Bonifacio, Rondinara, Porto Vecchio, Solenzara, Porto Azzurro, Capraia e infine Andora. Una crociera magica! In febbraio saranno strepitosi quei posti! A Rondinara poi, senza nemmeno una barca. Qualcosa di miracoloso…. Scrivendo così, ho già la malinconia per la fine di un sogno (e mancano ancora più di due mesi…) ma di quelle due ultime settimane già adesso non vedo l’ora!

Ma ora concentriamoci: siamo pur sempre nel bel mezzo dell’Atlantico del Sud! Eccheccavolo! Che cacchio mangio ‘stasera??

Ciao, alla prossima!