In un bel romanzo che lessi anni fa, l’autore faceva fermare il protagonista dopo pagine di rocambolesche avventure e mi rimase impressa la frase che nella tecnica narrativa utilizzata costituiva la risposta all’amica che gli chiedeva del perché non portasse a termine subito l’impresa: “Mi devo riposare! Se non capisco quando è giusto riposarsi, perderò la battaglia. Il riposo è un’arma!” Da allora – tanto per cambiare quando leggevo quel romanzo mi trovavo in barca – ho sempre pensato in questi termini. Addirittura chi mi conosce ogni tanto si stupisce della mia capacità di spegnermi.  Così, a comando. Non trovate che sia divertente?  😄
Sentivo la stanchezza crescere, ieri. Crescere troppo… e prima di decidere di spegnermi, cosa che ho ritenuto non troppo prudente al comando di una barca di 14 metri e mezzo e come unico membro dell’equipaggio…, ho fatto rotta su Almerimar, provincia di Almeria nella regione dell’Andalusia. Avevo avuto tempo per documentarmi su questo posto, leggendo principalmente il portolano che ho con me e successivamente navigando in internet, avendo quasi sempre la connessione a bordo.
Il porto è magnifico e anche il contesto: un tipico esercizio architettonico riprodotto in scala dopo aver avuto l’approvazione sul plastico. E come tale….ovviamente è privo di vita.
Non c’è traccia di tradizione, del consueto paesino di pescatori che siamo così ben abituati a vedere lungo quasi tutte le nostre coste. Una “qualsiasi” Laigueglia batte Almerimar 1000 a zero! 😁
Però occorre essere giusti e fare cenno anche alle cose positive: ad esempio costa tutto pochissimo (una notte in porto a 37, un pranzo completo a 11,60 e il gasolio a 1,280 per fare solo alcuni esempi…e qui Laigueglia perde 100 a zero!) e tutti sono estremamente gentili (su quest’ultima frase evito il riferimento alla perdita nei nostri ridenti paesini liguri…). Ma il riposo non dev’essere un’attività inutile! (Perdonate…l’ossimoro mi è uscito così, di getto e lo lascio…)
Durante la navigazione degli ultimi giorni – una bolina durissima, determinata da un fetente sud-ovest che è arrivato fino a 37 nodi di apparente – ho avuto una piccola avaria: si è rotta la borosa della prima mano che oggi ho già aggiustato sostituendo completamente i cavi di tutte le mani con materiale di prima qualità comprato in uno dei due shipchandler in porto.
Ed ho anche approfittato per altre migliorie e aggiustamenti che ho ritenuto opportuni. Poi mi è anche venuta voglia di pensare un po’ all’estetica degli interni, completamente trascurata durante questi mesi dove ho concentrato l’attenzione solo agli aspetti tecnici e di sicurezza. Allora ho comprato anche del flatting per cominciare a riprendere le verniciature degli splendidi interni di Tatì che stanno seriamente cominciando a lamentarsi. E domani si comincia anche a carteggiare e pitturare!
Ho poi anche potuto ragionare con calma su come reimpostare il modem del pc, facendogli accettare il roaming dei dati, cosicchè adesso posso scrivere i post dal computer e non dal telefono con grande sollievo e ringraziamenti dei mie occhi. Magari meno dei vostri 😜
Ringraziamenti che è un po’ che non faccio, ora che ci penso: oggi allora voglio ricordare e ringraziare Navionics perché le sue cartine Gold e l’applicazione Boating HD sono una vera bomba! Consigliatissime! (www.navionics.com)
Inoltre un grazie ancora all’Equipe Nautica (www.equipenautica.com) di Milano che con infinita pazienza traduce in articoli tecnici (che farò passare a prendere ad Alessandra prima che parta per La Rochelle) da avere a bordo durante la Lunga Rotta.
E infine anche (e ancora) Gli Aironi (www.gliaironi.it) che hanno letteralmente riempito la barca di risotti magnifici ed altro e che hanno avuto cura di disidratare più di un quintale tra frutta e verdura. E che mi hanno presentato a ViVa La Farina (www.vivalafarina.it) che a sua volta mi fornirà prima della partenza i loro magnifici prodotti, soprattutto per le circa trecento colazioni che farò in mezzo al mare!
E poi grazie ancora alla mia bellissima famiglia che continua a sopportare la mia assenza per questa consapevole follia. E soprattutto oggi che mia figlia Isabella ha sostenuto con successo (…lei è scettica in realtà, ma io ne sono sicuro invece!) la prova orale della maturità classica, con suo padre a 1500 chilometri di distanza ma con madre e sorelle in aula a fare il tifo!  ….Confesso: grandi sensi di colpa! Ahimè…
Il riposo dunque avrebbe dovuto concludersi oggi…ma domani è la saggezza a dirmi di fermarmi ancora un giorno: sono infatti previsti di nuovo 40 nodi da SO. Mentre per giovedì il meteo dà tutto in calo e riprenderò il mare alla volta di Malaga.
Passare le Colonne sarà comunque dura perché, più o meno intenso, il vento lo avrò sempre in faccia ancora per una settimana. Così come avrò sul naso l’Aliseo Portoghese che però spero che si faccia scalare più facilmente di questo ventone del mare di Alboran, decisamente tignoso con le sue ondacce corte e incrociate.
Vedremo: per ora riposiamo!

Buon vento a tutti!