L’immensità del mare si può vivere e percepire in tantissimi modi diversi. Io provo un senso di sicurezza molto forte e mai di precarietà. Mi aiuta a riscoprire la qualità del tempo, che nel via vai quotidiano sembra che abbia perso il suo senso.

Un tempo che si rallenta e che ti consente di fare tutte le cose con la dovuta calma: qui non c’è nessuno che ti corra dietro e non si arriva in ritardo a nessun appuntamento, anzi non ce ne sono! In questo tempo “riscoperto”  mi piace riavvicinarmi agli studi classici ed alle letture “impegnate” che durante la vita “normale” non si riesce più ad apprezzare.

Il mare ti offe tanto tempo anche per… pensare.  Per pensare alla vita, per fare bilancio di tutte le esperienze vissute e per immaginare come sarà il futuro che ci aspetta.

Tutto questo tranne quando il vento e il mare vogliono, diciamo così, attenzione e si cominciano a prendere gli schiaffoni d’acqua salata in faccia, ma questa è un’altra storia…

Questo lunghissimo tempo che passerò da solo – anche se ormai la tecnologia che avrò a disposizione non mi renderà mai davvero solo – servirà per preparare un deciso cambiamento per la seconda metà della vita…